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VERCELLI, PROFONDO SUD

  • Immagine del redattore: gil borz
    gil borz
  • 2 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Se i dati relativi a giovani che non studiano e non lavorano sfiorano il 30% urgono riflessioni e interventi urgenti soprattutto nel settore della Formazione.


Secondo i dati ISTAT nel 2024, sul totale dei 15-29enni, la quota di NEET in Italia è del 15,2% (erano il 23,7% nel 2020), ma supera il 20% in Calabria (26,2%), Sicilia (25,7%), Campania (24,9%) e Puglia (21,4%); tra le giovani donne continua a essere più alta (16,6%) rispetto agli uomini (13,8%). 

In Piemonte la percentuale dei giovani Neet è in calo al 27%: buona la situazione nel VCO e a Novara, con una media del 20%, mentre a Vercelli rimane al 29%, ovvero con dati peggiori rispetto al profondo sud italiano.


Mancano le opportunità o mancano gli stimoli?

Ovvero, manca proprio il lavoro o manca la voglia di alzarsi ogni benedetta mattina, salire su un treno e andare a lavorare a Torino o a Milano o altrove?

Non lo so, ma osservo che i vari corsi di formazione avviati dalla Regione Piemonte per tentare di invertire la rotta ricalcano quasi sempre attività relative al “passato” (contabilità ordinaria, segreteria, utilizzo base dei sistemi informatici, attività di gastronomia) e molto raramente opzioni pertinenti col “futuro prossimo e possibile” del mondo del lavoro (meccatronica, gestione di CRM, fondamenti di Intelligenza Artificiale, Web Management, ma anche assistenza e segreteria in ambulatori medici, assistenza domiciliare per anziani, corsi di lingua inglese ecc.).

In sostanza ad una diffusa impreparazione scolastica segue una proposta formativa regionale, e come tale accolta e proposta dagli enti locali, spesso “fuori tempo massimo” rispetto al progredire delle attività lavorative.


Non ne faccio quindi una questione “generazionale” ma piuttosto ritengo opportuno che gli Enti Formativi territorialmente attivi domandino a gran voce all'Ente regionale una revisione delle progettualità e delle proposte formative, tutte collegate a Finanziamenti Europei e pertanto non difficili da orientare in modalità innovativa, senza limitarsi a riproporre stancamente formule reiterate che, spesso, non definiscono, neppure al termine del ciclo formativo, nuova occupazione.

Non so quanto faccia piacere ai concittadini vercellesi trovarsi in classifica al fianco, o in posizioni persino peggiori in graduatoria, dei tanti spesso poco apprezzati (per non dire denigrati) italiani del sud.

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Web & Social Management a cura di Gilberto Borzini

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